Due ore trascorse in compagnia di un piccolo gruppo che mi ha regalato emozioni, autenticità e bellezza umana.
Abbiamo parlato, sorriso, lavorato in gruppo e soprattutto ci siamo dedicati alla scrittura come se fosse una nostra amica.
Oggi la creatività si è intrecciata con la vena poetica e con la gratitudine delle partecipanti e in questo breve viaggio, ogni parola ha trovato un abbraccio sincero in cui essere accolta.
- Virginia Woolf
Le presentazioni
Abbiamo fatto come riscaldamento un esercizio che consiste nel costruire insieme una storia di senso compiuto usando una parola o una frase ciascuno.
Ecco la nostra!
Topolino e la lezione di vita
Era un giorno d’inverno e Topolino si era fumato una canna. Era la sua prima canna: non sapendo come fare se l’era fumata tutta come una sigaretta. Gli era venuto un mal di testa tremendo e una fame da lupi e quindi è dovuto andare in dispensa a cercare qualcosa di veramente buono. Rufola in dispensa cercando il formaggio, ma è finito e quindi va a comprarlo alla Lidl: faceva proprio schifo! Allora esce dalla Lidl e va a cercarlo al Conad dove però costa troppo. Non essendo soddisfatto degli acquisti va a bussare alla porta di Paperina.
Paperina aveva comprato la ricotta per fare i tortelloni, ma Topolino voleva il formaggio e non avendo lei nient’altro da offrirgli, lo invita a cena. La cena si presenta sostanziosa, anche se Paperina gli propone un formaggio vegetariano; Topolino ci rimane un po’ male, ma capisce che è buono. La sorpresa stava nei dolci: erano tutti superlativi, sopratutto quello al cioccolato. Intanto l’effetto della canna era un po’ sfumato. Topolino ringrazia Paperina e mentre torna verso casa si ferma in un bar a bere un ammazzacaffè. Dopo aver bevuto un Montenegro con il ghiaccio a Topolino torna a girare un po’ la testa e decide che forse è meglio mangiare ancora; vede sul bancone una torta di mele e chiede se ne può avere una fetta, si siede e se la gusta.
A quel punto arriva Pippo che gli propone di bere un altro Montenegro inconsapevole del fatto che per Topolino, l’assunzione di cannabis e alcool insieme gli avrebbe scatenato una reazione ancora peggiore. Topolino a questo punto fa una riflessione su sé stesso perché capisce che un comportamento di questo tipo non lo sta portando da nessuna parte. Pippo, che è noto per essere una persona molto seria, chiama un’ambulanza perché vede l’amico messo male e chiede di parlare con Natascia. Natascia appena vede Topolino gli dice: “Ma cosa sei venuto a fare qui? Non hai bisogno del pronto soccorso! Non vedi che stiamo lavorando?”, gli serve un caffè amaro e lo spedisce fuori. Pippo, che a quel punto non si fida più di Topolino, decide di portarselo a casa; gli prepara una bella tisana calda, lo mette a letto e nel frattempo Topolino pensa a quello che ha fatto, poi lentamente si addormenta. Dorme tutta la notte.
La mattina si sveglia, fuori c’è il sole, ma anche se gli gira ancora un po’ la testa, riflette su quanto vissuto il giorno precedente e capisce che la canna e il Montenegro assieme non vanno bene.
Un rullino di cuore
Le opinioni dei partecipanti
Un secondo incontro molto interessante, fatto di parole, emozioni, collaborazione, condivisione e risate.
È stata un'esperienza molto intensa e bella da condividere e costruire con altre persone. Grazie mille Nene!
È stato piacevole e interessante, inizialmente mi aveva spiazzata la musica poi è stata un valore aggiunto. Grazie a Nene ma anche alle altre "colleghe artigiane della parola".
Devo dire che è stato davvero un piacere questo nuovo incontro, si sono alternati momenti intensi ad altri di spensieratezza. Una condivisione con persone nuove molto piacevoli. Brava Nene, uno splendido pomeriggio.
Il laboratorio di scrittura è un'occasione per conoscere persone nuove; ho apprezzato molto il collaborare assieme per creare uno scritto unico che raccoglie le diverse prospettive. Sicuramente un'esperienza da ripetere.
Io commento con una canzone: "E se domani avrò ancora paura, mi terrò stretta la mia fragilità perché è da lì che nasce il coraggio".
Il laboratorio per me è stata un'esperienza nuova e un modo per tornare bambina, fare gruppo un po' giocando.
GRAZIE!
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